Roberto Signorini è nato a Milano nel 1947, dove si è laureato in lettere. Dopo avere insegnanella scuola media e in corsi per adulti, si è dedicato alla fotografia e successivamente alla riflessione teorica su di essa. Da alcuni anni svolge una ricerca sul dibattito intorno alla fotografia come approccio alla realtà e come arte visiva. Nell’ambito di questa ricerca ha tradotto e studiato testi di Krauss, Van Lier, Dubois, Schaeffer, Lemagny, e li ha presentati e discussi in seminari e incontri presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, il Circolo filologico milanese, scuole di fotografia, associazioni culturali e circoli fotografici. Da questa esperienza nasce il libro Arte del fotografico.

Ha pubblicato: Parabita: un racconto architettonico, Varzi, Guardamagna, 1994 (immagini e testo); “Nuovo paesaggio italiano: un clima culturale”, in M. Galbiati, P. Pozzi, R. Signorini (curatori), Fotografia e paesaggio. La rappresentazione fotografica del territorio, Milano, Guerini, 1996; “La fotografia come arte visiva: alcuni temi della riflessione teorica”, in W. Guadagnini, F. Maggia (curatori), 1968-1998: Fotografia e Arte in Italia, Milano, Baldini e Castoldi, 1998.

Studioso indipendente di teoria della fotografia, ha pubblicato fra l’altro: Arte del fotografico, Pistoia, C.R.T./Petite Plaisance, 2001; (con Marisa Galbiati e Piero Pozzi) Fotografia e paesaggio, Milano, Guerini, 1996; (con Marco Andreani) Jean-Marie Schaeffer, L’immagine precaria, tr. it., Bologna, CLUEB, 2006; (con Maria Luisa Tornesello) Oltre il libro di testo, cd-rom unito al volume di M.L. Tornesello, Il sogno di una scuola, Pistoia, Petite Plaisance, 2006.