Roberto Peña León (Madrid, maggio 1968: ciò può spiegare molte cose) ha passato tutta la vita tra i banchi di scuola, quasi come se fosse un personaggio de L’angelo sterminatore di L. Buñuel. Da quando i suoi genitori lo portarono a scuola, a cinque anni, non ha fatto (quasi) altro che girare per istituti scolastici di ogni tipo: prima come alunno dell’asilo, poi di EGB, BUP, COU e infine di Filosofia alla Universidad Complutense; per continuare poi come professore in otto licei dell’Aragona e della Navarra. Si è dedicato alla traduzione, in particolare del filosofo italiano Vittorio Morfino (Il tempo della moltitudine e Intersoggettività o trans-individualità. Materiali per un’alternativa). Recentemente si è dedicato al tema del riso, progetto a cui lavorava già da tempo e che è riuscito a portare a buon fine con la massima allegria (e, naturalmente, tra risate).