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Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno una cicogna? - K. BLIXEN
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Ebook 1035

Costanzo Preve

A duecento anni dalla morte di Immanuel Kant (1804-2004). Considerazioni attuali sul rapporto fra la filosofia classica tedesca ed il marxismo

Inedito,  2004, pp. 16.

indice - presentazione - autore - sintesi

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Duecento anni fa (1804-2004) moriva il grande filosofo tedesco Immanuel Kant. La sua influenza nella storia della filosofia moderna e contemporanea è stata determinante, ed in questa sede manca purtroppo lo spazio per analizzarne la portata. Ma la sua influenza è stata grande anche per quanto riguarda il marxismo ed il pensiero rivoluzionario. Cento anni fa (1904), quando esisteva ancora un dibattito filosofico serio nella comunità dei marxisti, la commemorazione del centenario della sua morte fu l’occasione per lo sviluppo della corrente di pensiero del cosiddetto neo-kantismo socialista, di cui personalmente non condivido le tesi, ma che fu una cosa estremamente seria. Oggi (2004) è stata distrutta alle radici ogni discussione filosofica fra i marxisti, per ragioni che non è il caso di riassumere qui, e che ho comunque analizzato molte volte in altri contesti.

In questo breve saggio, tuttavia, farò finta di niente. Farò finta, infatti, che vi sia ancora una comunità di studiosi marxisti di filosofia interessati a ritornare criticamente e dialogicamente sul grande Kant. Ed ecco allora una breve traccia per la discussione.



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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